Michele Barbara
La lunga discesa ha come protagonista un ragazzo di nome Will che in questa storia intraprende un “viaggio” attraverso i suoi ricordi, scendendo in un ascensore che, ad ogni piano, gli fa ritrovare delle persone a lui care che gli rammentano dei ricordi. Will si trova in quell’ascensore per arrivare alla fine del viaggio che gli permetterà di uccidere l’assassino di suo fratello Shawn.
Libro molto scorrevole e interessante il fatto che il viaggio dei ricordi venga metaforizzato come una lunga discesa in ascensore.
Anche lo stile di scrittura può essere attraente ma devo ammettere che non è stato così nel mio caso.
Samuele Stecca
Non piangere, non fare la spia, vendicarsi: le tre regole da rispettare. E rispettare le regole è proprio quello che vuole fare Will, la terza in particolare. Egli infatti sta andando a vendicare suo fratello maggiore Shawn, la cui uccisione è il risultato di una delle tante faide del ghetto in cui vivono. Ma nella lunga ma breve discesa dell’ascensore del suo palazzo, durato un minuto che però sembra un giorno, Will si trova ad incontrare delle figure del suo passato. Non delle figure qualunque, ma delle figure con una particolarità in comune: sono tutti morti. Questo è uno dei tanti aspetti che nel libro non vengono chiariti e lascia quindi un ampio spazio d’immaginazione al lettore, proprio il punto forte di questo libro poiché, oltre a rendere la lettura molto piacevole ed interessante, la rende anche molto fluida e scorrevole. Altro aspetto particolare è il modo vero e proprio di scrivere dell’autore (Jason Reynolds): il libro infatti non è scritto in una prosa convenzionale, ma in una forma molto più vicina alla poesia molto gradevole. Ho gradito anche il fatto che le frasi scritte in ogni pagina sono poche analogamente alle lacunose informazioni date nel libro e sembra quasi che i molti spazi vuoti nelle pagine rappresentino quelle lacune che deve colmare il lettore stesso. Questo libro, complessivamente, mi è piaciuto e in generale lo consiglierei a tutti ma c’è da dire che ci sono persone a cui piacciono le storie ove la trama viene spiegata, in qualche modo, nel corso del libro che potrebbero rimanere delusi nel leggerlo.
Hichem Triki
Il libro mi è piaciuto per due motivi: essendo scritto in versi sono riuscito a percepire lo stato d’animo del protagonista e perché l’ho trovato coinvolgente.
Elisa Squarci
La lunga discesa è un libro che mi è piaciuto e che mi ha colpito molto. Ho trovato interessante sia la storia che il modo di raccontarla. Il racconto è infatti strutturato in versi e utilizza quindi poche parole, strutturate in modo molto preciso.
Gli eventi narrati all’interno del racconto si susseguono velocemente ed avvengono complessivamente in un tempo molto breve. Il racconto è infatti quasi totalmente ambientato in un ascensore ed i fatti narrati rientrano nel tempo che il protagonista, Will; impiega a scendere i sette piani del palazzo in cui abita.
Il racconto ci permetterà di entrare nei pensieri di Will e di comprendere che in fondo è un ragazzo buono, costretto dalle regole della sua città, ad andare in contro alla sua natura e a compiere un’ azione malvagia.
Durante il suo viaggio all’interno dell’ascensore, incontrerà diverse persone che saliranno insieme a lui e faranno capire al ragazzo chi è veramente e lo faranno riflettere sul motivo per cui si trova li.
Margherita Roccavilla
Il libro “La lunga discesa” di Reynolds Shawn è un libro molto particolare. Il protagonista è una ragazzino di nome Will che ha assistito alla morte di suo fratello Shawn da vicino e prova un dolore fortissimo che non riesce a spiegare.
Il libro mi ha colpito molto fin da dalle pagine perché lo scrittore trova un espediente narrativo molto originale per raccontare la storia: decide di adottare uno stile di scrittura in versi, quasi come un testo di musica trap. Penso che sia proprio questo il motivo per il quale ho letto questo libro in pochi giorni, l’ho trovato veramente molto coinvolgente. Il ritmo è piuttosto veloce ed incalzante, infatti si finisce per restare attaccati al libro fino all’ultima pagina per scoprire come si sviluppa e come termina la storia. E’ un romanzo cruento e forte e lo scrittore ci permette proprio di vivere e provare a pieno tutti i sentimenti di Will.
Consiglio questo libro a tutti i miei coetanei perché ,come ho detto precedentemente ha uno stile di scrittura particolare, differente rispetto agli altri libri quindi perché non variare un po’ il vostro genere di lettura immergendovi all’interno della storia accattivante di questo ragazzino?
Marco Agnelli
“La lunga discesa” è un libro che mi ha colpito molto, fa riflettere e scorre bene essendo scritto in “versi”. Parla della vita di un ragazzo che nasce in un contesto dominato dalla gang. Nel libro c’è molto suspense e questo ti invoglia a continuare a leggerlo. Penso che Reynolds sia un grande scrittore di libri per ragazzi. Mi è piaciuto molto anche per gli argomenti trattati.
Elena Salvadori
Cosa faresti se tuo fratello venisse ucciso?
Al protagonista di questo racconto ,Will, accade esattamente questa tragedia:
suo fratello Shawn viene ucciso da due colpi di pistola.
Will, come tutti nel suo quartiere, deve seguire delle regole che vengono tramandate da generazione in generazione e che a lui sono state insegnate proprio da suo fratello.
Le regole sono: non piangere, mai fare la spia e la vendetta. Per Will è semplice seguire alla lettera le prime due regole, ma arrivati al turno della terza… ruba la pistola di Shawn e si incammina verso l’ascensore.
Dal settimo piano fino allo zero per Will sarà un lungo viaggio dove troverà qualcuno di inaspettato
Luca Matteini
La lunga discesa è un romanzo scorrevole che esercita un forte impatto sul lettore. La discesa interminabile di Will avviene in un ascensore ed è narrata da lui stesso in maniera semplice, ma non dimenticando dettagli personali che fanno intuire in maniera efficace il carattere del protagonista. Anche se con poche parole per pagina, l’autore è stato in grado di narrare una storia completa, con un finale aperto che viene affidato al lettore. È infatti il finale aperto che ho apprezzato particolarmente. Mi ha colpito la soggettività del come andrà a finire che mi ha fatto riflettere sulla molteplicità delle sfumature della nostra vita.
Duccio Serrai
Regole:
Piangere: Non si fa. In nessun caso. Non si fa.
Fare la spia: Non si fa. In nessun caso. Non si fa.
Vendetta: Se qualcuno che ami viene ammazzato trova la persona che lo ha ammazzato e ammazzala.
Will è un ragazzo che vive in un quartiere non sicuramente fra i più sicuri, perchè controllato da gang che entrano facilmente in conflitto fra loro, mietendo vite innocenti. Il fratello di Will, Shawn, viene ammazzato da uno che fa parte delle gang, Regola numero tre; Vendetta: Se qualcuno che ami viene ammazzato trova la persona che lo ha ammazzato e ammazzala.
Il libro si presenta misterioso e non chiaro, necessita di essere attentamente analizzato, spesso con occhi e punti di vista diversi. Raramente è esplicito, ma è proprio questo il bello provare a interpretare un trama alle volte dubbia. É bello anche durante la lettura fermarsi e provare ad immaginare cosa accadrà nelle pagine successive, ma spesso non si indovina. Will vuole seguire le regole, tramandate da suo nonno, a suo zio e a suo padre poi a suo fratello e infine a lui quindi prende la pistola del fratello dal cassetto del comodino centrale della stanza che la divide in due ambienti, uno di Will e uno di Shawn, e sale in ascensore per ammazzare l’assassino e accompagnato da misteriosi personaggi prenderà una decisione…
Il lettore viene catapultato nel mondo di Will e con lui suda, piange, prova paura e tensione tanto da immaginarsi nella medesima situazione.
Zoran Marello
Questo libro è molto particolare e si nota subito da quando si apre la prima pagina, sembra scritto come una poesia, per questo la lettura è facile e veloce ma che comunque ti affascina sempre di più.
Lo consiglio anche perché è un libro non scontato che ad ogni pagina ti sorprende facendoti continuare quasi senza il vostro tuo volere.
Duccio Pierattini
Il libro “la lunga discesa” scritto da Jeyson Reynolds, parla di Will un ragazzo che sapeva di avere poche certezze nella vita: sua madre e suo fratello maggiore Shawn, il quale gli ha fatto da padre dopo che il loro è morto. ma questo sfortunato avvenimento non impedisce al destino di portargli un’altra certezza, perchè Shawn viene ucciso e non ci sarà niente che si potrà fare per riportarlo indietro. Nel quartiere di Will esistono delle regole che obbligatoriamente deve rispettare in particolare sono tre quelle principali: la prima è non piangere, nessuno infatti deve dimostrare la propria debolezza e nessuno deve capire quanto sei stato ferito, la seconda è che non si deve mai fare la spia, perché quasi e sicuramente potrebbe mettere in pericolo te, ma anche la tua famiglia, per cui per quanti testimoni della morte di Shawn ci possano essere, nessuno si farà mai avanti e dirà la verità, e poi c’è la terza e quella più importante di tutte: trovare la persona che ha ucciso un membro della tua famiglia o del tuo gruppo e ucciderla a tua volta, ben sapendo che così facendo si inizia un cerchio che non avrà mai fine poichè ci sarà sempre qualcuno che vorrà vendicarsi della morte di un proprio caro.
E ora la decisione spetta a Will: se seguire le regole e quindi uccidere la persona che gli ha portato via suo fratello, oppure spezzare questo cerchio una volta per tutte.
Questo libro lo reputo molto interessante,ma anche molto facile da leggere perché la storia di Will ti cattura subito e ti fa venire voglia di sapere che cosa accadrà alla fine.
Linda Giannelli
“La lunga discesa” è una storia diversa, scritta in versi che ci lascia fino alla fine con il fiato sospeso; ci racconta la storia di Will, un ragazzo che a causa della difficile realtà in cui vive è costretto a compiere un’azione di cui potrebbe pentirsene per sempre: vendicare l’assassino di suo fratello Shawn. Nel suo quartiere infatti esistono 3 regole che tutti devono seguire ciecamente: non piangere, non fare la spia e vendetta.
Will è in ascensore, sta aspettando di arrivare al pieno terra ed è pronto per portare a termine la terza regola ma, in quei 60 secondi di attesa andranno a fargli visita i suoi angeli del passato che lo metteranno davanti a una scelta e lo faranno dubitare delle sue certezze: vendicarsi e seguire le regole oppure mettere finalmente fine a questo loop. Cosa sceglierà il protagonista??
Leonardo Matteini
Libro fantastico: adoro lo stile particolare che l’autore utilizza, raggruppando le emozioni di Will in piccoli versi.
La storia non è “rigida” cioè che, nel bene e nel male, porta al lettore a creare delle teorie sui vari simboli che gli oggetti chiave della storia potrebbero avere.
Il finale è molto aperto, ma io non la definisco come pecca, anzi, mi è particolarmente piaciuto inventare dei finali che potrebbero spiegare l’intera storia!
Alessio Ficai
Il libro “La lunga discesa” di Jason Reynolds è molto intrigante. Dico intrigante perché l’ obbiettivo di ogni autore è coinvolgere il lettore a leggere il libro, ed è proprio quello che ha fatto Jason Reynolds. La storia incuriosisce perché racconta di un ragazzo di nome Will a cui è stato assassinato il fratello Shawn, la regola nel quartiere di Will prevede che quando un assassino uccide una persona cara, devono vendicarsi uccidendo l’assassino, però facendo così è una ruota che gira fino a che una persona non decide di smettere, e proprio Will deve fare questa grande scelta, decidere di continuare o di smettere. L’ autore è molto bravo a raccontare la storia facendo pensare al lettore cosa farà alla fine will, però senza sapere se andrà veramente così oppure no.
Guido Bevilacqua
La lunga discesa, di Jason Reynolds del 2008, è un libro che ho trovato interessante e coinvolgente, soprattutto dal punto di vista dei temi affrontati nel racconto: vendetta, fratellanza e chiaramente l’omicidio.
Si svolge interamente in un ascensore, in un minuto ed è la storia di Will, un ragazzo nero del ghetto che, dopo l’omicidio di suo fratello Shaw decide di vendicarlo, come d’uso comune nei quartieri più malfamati e tormentati dalle gang afroamericane dove i ragazzi sono cresciuti.
Will sta prende l’ascensore per scendere dal suo palazzo e cercare per uccidere il ragazzo che presume essere l’omicida del fratello, ma è proprio all’interno di esso che cambierà idea per sempre sulla vendetta, grazie all’incontro con coloro che per via di essa hanno perso la vita, i fantasmi, o così ci fa presupporre il libro, dei parenti del ragazzo.
Reynolds ci sa fare col mistero e col noir, e nella narrazione si sente, il libro ti lascia in un costante stato di suspense che dura da quando entra il primo fantasma nell’ascensore fino all’ultima frase scritta nel libro. Ed è proprio lo stile con il quale è scritto che lo rende particolare, le frasi sono strofe, brevi e contraddistinte da un retrogusto poetico, che si legano bene con l’aria di mistero che circonda quell’ascensore, e allo stesso tempo producono un contrasto gradevole con la tematica della vendetta e del ghetto.
lo consiglio, sia perchè la lettura è molto veloce e scorrevole, sia per assaporare la vita di un gangster adolescente, col dolore e i suoi ideali, che dopo quella discesa in ascensore cambieranno per sempre.
Mattia Liberati
Credo che la trama del libro sia un po’ confusa e difficile da capire ma la reputo particolare. La lettura è veloce e porta via poco tempo al lettore ma lascia dei messaggi importanti che personalmente mi sono rimasti impressi. Mi hanno colpito molto le tre regole principali che nel quartiere di Will devono essere rispettate ma in particolare l’ultima ovvero quella della vendetta: trovare la persona che ha ucciso un tuo caro e ucciderlo a sua volta, che fa entrare le persone in un giro dal quale è impossibile uscire, infatti credo che il titolo: LA LUNGA DISCESA abbia un significato metaforico perché sta a Will decidere se interrompere questa regola o mandarla avanti dato che dovrà decidere se premere il grilletto per vendicarsi oppure risparmiare l’assassino di suo fratello.
Will è un ragazzo che ha sofferto molto dopo la perdita del padre, dello zio e infine di suo fratello che inquadrava come suo protettore e trovarsi sul punto di dover uccidere una persona non lo farà mai tornare lo stesso di prima, come infatti dicevo precedentemente il significato del titolo si potrà attribuire alla decisione di Will nel caso decidesse di sparare all’assassino perché sarà impossibile per lui risalire questa lunga discesa. Oltre a questo significato simbolico però il titolo del libro viene associato anche alla discesa che farà Will in un ascensore dove incontrerà delle persone che gli faranno capire qual è la scelta giusta da fare. Ci sono state anche delle parti che a mio parere non sono molto comprensibili come ad esempio non capisco che significato abbia l’assenza della cenere dalle sigarette fumate dentro l’ascensore. Complessivamente credo che sia un bel libro e lo consiglierei ad un pubblico abbastanza grande di età dalla prima superiore in poi e poi lo consiglierei molto a chi piace questo genere di libri.
Tancredi Cerri
Questo libro tratta della storia di un ragazzo che, in seguito alla morte del fratello, decide di uccidere il suo presunto assassino. Per uscire dal palazzo in cui abita prende l’ascensore. Questa, più lenta del solito, si ferma ad ogni piano del palazzo. Ad ognuno le porte dell’ascensore si aprono e entra una persona deceduta che è stata molto importante per Will. Ogni volta che sale qualcuno di nuovo sull’ascensore, Will si stupisce sempre di più e parla con tutti loro.
Quello che mi piace di questo libro è la sensazione di vuoto che ti lascia nelle ultime pagine. Questo è dato dal finale: l’ascensore raggiunge il piano 0; qui Will, prima di uscire, si volta verso gli altri con le lacrime agli occhi e il fratello lo guarda dicendo: “Vieni?”. Il finale rimane quindi aperto, ma, secondo me, con questa frase il fratello invitava Will a raggiungerli dopo la sua ipotetica morte, in seguito all’uccisione di Riggs, il presunto assassino di Shawn.
Paolo Dellasorte
Il romanzo racconta di Will, un ragazzo a cui morto il fratello maggiore Shawn. Per quello che ha potuto Shawn, gli ha sempre insegnato come funzionava il mondo, ma la lezione, più importante sono state le 3 regole: non piangere, non fare la spia e se qualcuno che ami è stato ucciso, cerca chi è stato e vendicati. Questo faceva Will, seguiva una delle poche cose rimaste di suo fratello. Salito in ascensore al settimo piano, era pronto a uccidere il presunto killer di suo fratello, ma non sa che lo aspetta una lunga discesa fino allo 0; ad ogni piano, infatti, l’ascensore si ferma ed entrano dei sui conoscenti defunti, che proveranno a insinuargli dei dubbi.
Il libro è molto scorrevole e si legge molto velocemente, probabilmente grazie alla struttura in prosa simile ad una poesia, in aggiunta mi è riuscito a coinvolgere molto. Una cosa che mi è piaciuta del libro è la figura delle sigarette delle quali non ne capivo la funzione: ripensandoci ho ipotizzato che potessero funzionare come da “divisore”, difatti le persone che entrano nell’ascensore sono morte e appena entrano iniziano a fumarne una. La sigaretta potrebbe dunque rappresentare la linea separatrice, piccola e sottile abbastanza da separare la vita e la morte; inoltre esse non si consumano mai ma emanano fumo che soffoca sempre di più Will, come se rappresentasse il dolore che proviamo quando pensiamo e ripensiamo a dei momenti o a delle persone che vorremmo rivivere o riavere indietro.
Giada Gomez Oropeza
Il protagonista è Will, un giovane ragazzino che vede da vicino la morte del fratello maggiore, Shawn.
Will è cresciuto solo con il fratello e la madre, in quanto ha perso il padre da piccolo. Shawn ha insegnato a Will che nel loro quartiere ci sono precise regole da seguire e da rispettare. Dopo la morte del fratello, Will, armato di pistola, decide di seguire la Regola n°3 (la vendetta), ma mentre scende in ascensore, ad ogni piano incontra, un “fantasma” del suo passato, tra questi ci sono lo zio, il padre, un’amica di infanzia….
Il finale rimane aperto.
Il libro mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per il fatto che viene raccontato in versi ed è particolare che lo rende diverso dagli altri libri. In questo libro veniamo a conoscenza di Will, un giovane ragazzo, che nella sua vita ha perso molte persone e che cerca di vendicare la memoria del fratello. Lo scrittore, attraverso la lettura, ci fa vivere e provare gli stati d’animo di Will.
Il libro racchiude al suo interno molti elementi e molti stati d’animo.
Dario Bucaioni
Non piangere, non fare la spia e vendicarsi di chi uccide un tuo caro: sono queste le tre regole che governano la vita di Will, un ragazzo del ghetto a cui hanno appena ucciso il fratello ed il cui omicidio è il risultato di una faida che va avanti da molto tempo. Stando alle regole, Will deve trovare e ammazzare l’assassino di suo fratello, ed è proprio quello che ha in mente di fare quando sale sull’ascensore del suo palazzo con una pistola carica e preme lo 0. Durante questa discesa verso il piano-terra però Will si troverà ad incontrare numerose figure del suo passato, che faranno riemergere ricordi e emozioni.
Questo libro mi è piaciuto, soprattutto nel modo originale in cui si trova scritto, visto che il testo assomiglia ad una poesia, con la presenza anche di rime. Inoltre mi è piaciuta la scelta di lasciare il finale aperto, in modo tale che ognuno possa interpretarlo come vuole: Will continuerà l’infinito ciclo di omicidi della faida che ha tolto la vita a suo fratello, oppure andrà contro alle regole del ghetto?
Sara Saccardi
Cosa faresti se mai qualcuno dovesse uccidere tuo fratello?
Rispetteresti le regole o ti lasceresti travolgere dal rimorso di non aver lottato per lui?
Will ha scelto di rispettare le regole, ben 3 regole fondamentali; la più importante? Semplice, la “vendetta”. Will prende la pistola e corre in ascensore: 60 secondi interminabili, in cui rivedrà volti a lui noti e non, che tenderanno a suscitare in lui numerose emozioni. Ma chi saranno queste persone? Saranno frutto della sua immaginazione? Lo aiuteranno a scegliere la strada giusta da prendere? Per scoprirlo non possiamo far altro che portare avanti la nostra lettura ed immergerci nella suspence di questo romanzo!!
Melissa Palloni
Amo mio fratello più di qualsiasi altra persona al mondo, farei di tutto per lui, e non posso neanche immaginare che cosa accadrebbe se qualcuno me lo portasse via con una pallottola. Non riesco a pensarci ma soprattutto non so cosa farei… Rispetterei le regole e a quel punto pure io scaglierei un colpo al mostro che lo ha ucciso o vivrei tutta la vita con il rimorso di non aver fatto nulla?
Will sta vivendo tutto ciò, l’istinto gli dice una sola cosa, che deve rispettare le 3 regole fondamentali, e senza pensarci un secondo di più prende la pistola e sale in ascensore.
Ma non sa cosa lo aspetterá, sicuramente i 60 secondi più lunghi della sua vita, nuove conoscenze ma soprattutto rivedrà volti che susciteranno in lui diverse emozioni. Neanche Will riuscirà a capire se sia la realtà o tutto frutto della sua immaginazione ma una cosa è certa che suo fratello è stato ucciso e lui deve prendere una scelta che gli cambierà la vita per sempre.
E voi dopo aver letto la storia premereste il griletto?
Ma soprattutto will cosa farà?
Emma Paoletti
Questa è la storia di un giovane ragazzo cresciuto in un ambiente ostile dettato da regole tra gang. Dopo l’avvenire di un fattaccio che lo lascia sconvolto, Will è deciso a seguire proprio una di queste regole, trovare ed uccidere l’assassino di un familiare o amico, che lo spingerà a prendere la pistola del fratello da un cassetto ed incamminarsi deciso fuori da casa sua. I fatti principali si svolgeranno nell’ascensore del suo palazzo dove il ragazzo incontrerà vari personaggi particolari, ognuno di loro con qualcosa di diverso da raccontare, che lo porteranno a riflettere su tutto quello che gli sta accadendo e lo porteranno a mettere in dubbio la sua scelta. il modo in cui questo libro è stato scritto è molto particolare: mi è piaciuta molto l’impaginazione e la scelta della grafica particolare che varia quasi da pagina a pagina così da trasmettere meglio l’effetto desiderato. E’ un libro scorrevole e particolare, purtroppo quello che non mi ha fatto impazzire è lo stile e la scelta delle parole e del linguaggio che non è uno dei miei preferiti ma che devo ammettere si adatta bene al tipo di storia.
Francesco Bessi
Appena ho letto la trama del libro, ne sono stato subito colpito, ma non dalla storia centrale quanto dai dettagli.
Quei dettagli che come sempre riescono a stravolgerti il racconto creando ambientazioni e situazioni che ti fanno entrare nella storia molto avvincente mente.
E se pur per parere personale, ho veramente apprezzato lo stile di stampa del libro, infatti non è il solito “papiro” di 400 pagine piene zeppe di parole che non fanno spazio alla storia. Perché anche se non so il motivo, riesco a ricordare molte delle parole che erano scritte, forse perché il più piccolo accenno di stravaganza, di innovazione, di leggerezza è quello che da il peso alle parole. Qualcuno potrebbe dire che una parola in una pagina è come una pagina vuota, ma io credo che quella singola parola possa valere come tutte le altre parole che avrebbero potuto riempire quella pagina.
Ma ritornando alla trama del libro, bisogna dire che la lettura è molto scorrevole e veloce, ma porta con sé una storia non proprio leggera, infatti il protagonista subisce la perdita del fratello, ma lui non potrà starsene fermo, lui dovrà seguire Le Regole, perché è così, per forza.
Nel proseguire con la storia il tempo viene distorto, infatti il libro è la narrazione di pochissimi minuti che raccontano la discesa del ragazzo nell’ascensore nel quale incontrerà delle vecchie conoscenze… morte. Infatti tutti coloro che incontrerà sono delle persone morte per mano di gangster. Queste persone parleranno con Will,il protagonista, fino all’arrivo al penultimo piano prima dell’arrivo. Li Will incontrerà suo fratello che non gli rivolgerà la parola fino all’ultimo, quando tutti stanno uscendo dall’ascensore, incitandolo a seguirlo.
Il finale del libro mi ha lasciato improvvisamente con un vuoto, perché già dalle prime pagine mi ero interessato molto alla storia, tanto da leggerla di un sol fiato, perché dentro di me speravo di avere un finale che desse tregua a questo susseguirsi di avvicenditudini, ma appena finisce l’adrenalina creata dalla lettura, sono giunto alla conclusione che forse un finale avrebbe solo riempito pagine che sono riuscite ad aver un peso anche senza delle parole
Elena Salvadori
Cosa faresti se tuo fratello venisse ucciso?
Al protagonista di questo racconto,Will, accade esattamente questa tragedia:
suo fratello Shawn viene ucciso da due colpi di pistola.
Will, come tutti nel suo quartiere, deve seguire delle regole che vengono tramandate da generazione in generazione e che a lui sono state insegnate proprio da suo fratello.
Le regole sono: non piangere, mai fare la spia e la vendetta. Per Will è semplice seguire alla lettera le prime due regole, ma arrivati al turno della terza… ruba la pistola di Shawn e si incammina verso l’ascensore.
Dal settimo piano fino allo zero per Will sarà un lungo viaggio dove troverà qualcuno di inaspettato
Giulia Iovino
“Se qualcuno che ami viene ucciso, trova la persona che l’ha ucciso e uccidilo”. Il libro ruota attorno alla vendetta, che continua all’infinito per seguire le regole del quartiere. Will si sente in dovere di vendicarsi anche se è distrutto dalla morte di Shawn. Lui è innocente, non ha mai toccato una pistola né fumato, ma sa che non può lasciare l’assassino di suo fratello a piede libero.
Ho letto il libro in lingua originale, quindi mi sono imbattuta nei modi di parlare delle persone afro-americane, che rendevano il linguaggio molto più reale e davano più intonazione al racconto. Penso che nella traduzione italiana si sia perso questo, poiché ha consentito di avvicinare il lettore di più alla storia.
Mi sono piaciuti gli anagrammi che ogni tanto venivano inseriti tra una vicenda e un’altra, non ovviamente in modo casuale, ma per aggiungere informazioni importanti, come se fossero parole-chiave. Per esempio abbiamo “alive=a veil” oppure “feel=flee” o ancora “cool=loco”.
Durante il viaggio in ascensore Will incontra sei persone morte a lui care, e scopre la successione di morti che ha portato a quel momento, tutto a causa delle Regole.
Il libro finisce con un cliffhanger: dopo essere finalmente arrivati al piano terra, gli spiriti che il protagonista ha incontrato escono, e Shawn si rivolge al fratello chiedendogli se lo vuole raggiungere o no. Spetta al lettore immaginare se, dopo aver sentito le storie di tutti questi morti, Will è ancora intenzionato a uccidere Riggs, o se ha scelto di porre fine a questa continua vendetta.
Interpretando la fine, credo che proseguire il cammino verso gli spiriti significa anche andare incontro a una morte certa, visto che, uccidendo Riggs, quest’ultimo verrà vendicato sicuramente, quindi in un certo senso Shawn gli chiede se vuole unirsi a lui nel mondo dei morti, o se preferisce risalire per l’ascensore e quindi restare vivo.
Inutile dire che ho adorato questo libro, mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine, ho percepito tutte le emozioni del protagonista e ho imparato di più sul mondo in cui lui vive, dove sono normali le sparatorie e crimini di ogni tipo.
Riccardo Gulino
“La Lunga Discesa” è un libro che è stato scritto da Jason Reynolds nel quale racconta un episodio molto significativo della vita di un giovane ragazzo: Will. Infatti suo fratello è stato ucciso e allora, dato che il nostro protagonista deve seguire le “Regole” proprio come gli è stato insegnato, deve vendicarlo. Per farlo prende proprio la pistola di suo fratello Shawn, esce di casa di nascosto per non far preoccupare ulteriormente la povera madre, che ha già perso un figlio, e entra in ascensore per scendere fino al piano terra per poi andare ad uccidere il ragazzo che secondo lui aveva ucciso suo fratello. Però ad ogni piano della sua “lunga discesa” entrano in ascensore delle sue vecchie conoscenze che lo faranno dubitare di quello che sta andando a fare.
Ho apprezzato molto questo libro sia per la sua storia, che riesce a farti stare col fiato sospeso, che per lo stile con cui è scritto: l’autore ha giocato molto sulla posizione delle parole, infatti sembra quasi scritto in versi. Questo, secondo me, rende il libro molto più fluido, infatti è possibile leggerlo in pochissimo tempo. Io credo che questa sua “particolarità” gli abbia dato una spinta in più rendendolo più “teatrale” permettendogli quindi di trasmettere più emozioni. Un altro dettaglio che mi è piaciuto è l’orario che si trova nella parte alta di determinate pagine che ti aiuta a capire in quanto tempo avviene la discesa con l’ascensore.
Consiglio vivamente questo libro perché non credo che ci si possa pentire di averlo letto.
Emma Papini
Un romanzo di Jason Reynolds adatto a tutti i lettori.
E’ la storia di Will, un ragazzo che vorrebbe vendicare la morte del fratello Shawn, uccidendo il suo assassino. Esce di casa con una pistola carica e sale sull’ascensore ma dal settimo piano, per ogni piano, incontra un suo conoscente che cerca di dissuaderlo dal farlo, perché ognuno di loro ha avuto un’esperienza con la morte ed ha provato sulla propria pelle cosa vuol dire morire, soffrire e uccidere la persona sbagliata.
La scrittura del testo è in versi e sembra quasi di leggere una poesia dopo un’altra: le parole scelte dall’autore hanno un significato profondo, e riescano a trasmettere nel lettore emozioni forti; le pagine
“si fanno leggere” velocemente, ed il lettore preso dalla storia, tende a voler terminare la lettura del romanzo per scoprire il finale, che in realtà apre infinite strade di interpretazione.
Lo consiglio, un libro con contenuti profondi, poche parole ma che riescano a suscitare intense emozioni.
Giulio Aradei
A che piano scende?
Io scendo allo zero perché voglio conoscere tutte le persone che saliranno.
Lei cosa mi sa raccontare?
Il romanzo è scritto utilizzando la tecnica della poesia, che fa si che la lettura sia fluida e leggera, ma estremamente sintetica ed è così che colpisce l’animo del lettore.
La storia tratta un breve un periodo della vita di Will, precisamente un’ora ed un minuto.
L’ora più lunga della sua vita.
Will è un ragazzo che vive in un quartiere malfamato in America negli anni 2000, costantemente circondato da droga e criminalità.
Ad ogni piano salgono nuovi personaggi che Will conosce accomunati entrambi dalla stessa morte ovvero uccisi a colpi di arma da fuoco.
Ogni ricordo all’interno dell’ascensore accende una sigaretta, forse un gesto simbolico per il protagonista, perché come una sigaretta la vita si accende con una scintilla si accende e piano piano si consuma bruciando e torna ad essere cenere come il corpo dopo la morte.
D’altronde non possiamo essere certi sul futuro…
Ah eccoci siamo arrivati allo zero.
Alla prossima!
Leonardo Barucci
Il romanzo “La lunga discesa” di Jason Reynolds racchiude i 60 secondi più lunghi ma allo stesso tempo cruciali ed intensi della vita di Will. Quest’ultimo è profondamente addolorato per l’omicidio del fratello Shawn, ucciso da un colpo di pistola, come molti altri conoscenti e amici di Will. Superare un lutto non è semplice, ma Will non ha motivo di preoccuparsi: lui conosce le Regole.
È proprio con l’intento di seguire quest’ultima regola che Will decide di agire, accecato dal dolore e dalla rabbia, prendendo la pistola ed entrando in ascensore. Will però lo sa, anche se non lo vuole ammettere. Sa che ha già perso. Sa che ha già perso premendo “lo 0” nell’ascensore. Sa che ha già perso estraendo la pistola dal cassetto. Sa che ha già perso seguendo le Regole. Il tempo però inizia a scorrere più lentamente quando si agisce troppo d’impulso: ti da un ultima possibilità. Starà a Will decidere se coglierla o no.
Il romanzo di Reynolds è sicuramente diverso dal solito, caratterizzato da pagine lasciate quasi in bianco e con una disposizione quasi “poetica” delle parole. Allo stesso tempo però la narrazione risulta sorprendentemente profonda e coinvolgente ed è ricca anche da una certa ambiguità, che riesce a risvegliare la curiosità nel lettore. Infine la minuziosa ricerca delle parole, molto efficaci nell’esprimere i concetti, completa il quadro del romanzo, diventando un potente strumento per far traspirare suspense ed emozioni attraverso la carta.
Corso Megli
Will era lì quando Shawn è morto, quando due proiettili lo hanno colpito e hanno trasformato suo fratello maggiore in una sagoma sul marciapiede circondata da un nastro giallo. Will dopo l’accaduto sa con certezza quello che deve fare, deve semplicemente rispettare tre regole cruciali: 1) Non piangere. 2) Non fare la spia. 3) Vendetta, se qualcuno uccide un tuo caro, scopri chi è stato e lo uccidi a tua volta, a costo di innescare un circolo vizioso di vendette che non avrà mai fine. L’obiettivo di Will è soprattutto di rispettare la regola numero tre, infatti appena torna a casa si dirige subito in camera sua e di Shaw per prendere la pistola di suo fratello, nascosta nel secondo cassetto.
Subito dopo essere uscito di casa Will è pronto per la sua missione e solo sette piani lo separano dal suo obiettivo, sette piani fondamentali in cui il protagonista dovrà decidere se interrompere questo circolo vizioso oppure no.
Di questo romanzo mi ha colpito soprattutto la sua originalità, l’autore usando solo poche frasi per pagina riesce a coinvolgere pienamente il lettore in un mondo tutto suo, il quale ci lascia con una vasta possibilità di interpretare il finale del romanzo. La Lunga Discesa è senza dubbio un ottimo libro e lo consiglio a tutti coloro che sono interessati ad un libro coinvolgente e soprattutto scorrevole.
Giulia Vannuzzi
Non piangere, non fare la spia, vendetta: queste sono le uniche regole da rispettare in una società priva di leggi. Queste sono state insegnate anche a Will, un ragazzino che deve vendicare Shawn, il fratello che viene ucciso. Will non ci pensa due volte, apre un cassetto ed estrae la pistola di Shawn. Va silenziosamente in ascensore e preme il pulsante zero. Le sue idee sono molto chiare: attuare ciò che gli avevano insegnato. Le porte dell’ascensore si chiudono e il tempo rallenta: Will ha un’occasione per ricordare il passato e riflettere sulla cosa giusta da fare. Rimarrà della sua idea e rispetterà le regole?
Il romanzo è scritto in versi, è chiaro e profondo e, scorrendo le pagine, possiamo notare l’originalità dell’impaginazione. L’autore infatti per ogni pagina utilizza solamente poche parole che però sono efficaci e piene di significato. Facendo ciò, secondo me, la suspense nel lettore aumenta.
Francesco Serio
La storia di un ragazzo cresciuto con delle regole da rispettare: non piangere, non fare la spia e soprattutto trovare ed uccidere l’assassino di un tuo amico o parente.Queste le regole di Will un ragazzino nonché il protagonista del romanzo scritto da Jeyson Reynolds. Proprio sull’ultima regola si sviluppa questo racconto infatti Will sta andando a cercare ed uccidere il presunto assassino di suo fratello Shawn, però mentre esce di casa proprio nell’ascensore troverà persone diverse ad ogni piano che lo faranno ragionare e ricordare eventi del suo passato tutti collegati fra loro e collegati al motivo per il quale si trova in quell’ascensore.
La particolarità di questo libro e che più mi ha colpito è il modo in cui è stato scritto infatti ogni pagina ha uno sfondo diverso e soprattutto è scritta in versi come una poesia, come se l’autore volesse mettere ancora più suspence al racconto, infatti secondo me rende tutto più lento e quindi trasmette più tensione verso il lettore perchè a volte per finire un discorso si deve scorrere con gli occhi fino a fondo pagina. Un’altra cosa che mi è piaciuta è la durata del racconto infatti da quando Will entra in ascensore alla fine del romanzo passano pochi minuti nel libro, ma che per il lettore risultano essere molti di più.
Jacopo Fallani
Will è un ragazzo ingenuo, non ancora pronto a sapere le assurdità che sono accadute attorno a lui. Il libro in sè è molto facile da leggere e il ritmo delle pagine è incalzante, questo è dovuto al fatto che le pagine sono come dei versi di una poesia, pieni di significato ma con poche parole. La storia è piena di colpi di scena, che fanno uno dopo l’altro capire a Will che non tutto va come si vuole e che tutto porta a una conseguenza che sia buona o cattiva. Sebbene questo libro nel complesso mi sia piaciuto, ho trovato il finale un po’ troppo risicato, forse è stato reso volutamente così dall’autore per far insorgere domande e riflessioni nei lettori.
Elettra Morganti
Sessanta secondi, sette piani, tre regole, fantasmi e una pistola. Will è determinato a uccidere l’omicida di suo fratello.
Ci riuscirà. Ci deve riuscire. Lo dicono le regole. Ma ci riuscirà veramente? Il fumo delle sigarette e i suoi fantasmi lo metteranno in difficoltà. Supererà queste difficoltà?
Un libro da leggere tutto d’un fiato.
Cristian Taranto
La lunga discesa è un libro, che dal mio punto di vista, incuriosisce il lettore e lo motiva ad andare avanti. Rispetto ad altri libri letti questo mi è sembrato più scorrevole e interessante.
Durante la discesa mi ha incuriosito sempre di più sapere chi avrebbe incontrato Will al prossimo piano.
Will avendo subito troppo dolore e non riuscendo a tenerlo dentro, il libro mi ha portato sempre di più a sapere cosa avrebbe deciso di fare alla fine.
Inoltre il contenuto mi sembra adatto sopratutto per i ragazzi liceali e nonostante io non sia un lettore, il libro, mi ha, come già detto, incuriosito e sopratutto fatto venire la voglia di leggerlo.
Damiano Venturi
Sette piani, sei fantasmi, cinque anagrammi e tre regole, tutto in un unico romanzo: La Lunga Discesa.
Per l’esattezza non lo definirei un romanzo né tantomeno un giallo ma un poema, non poiché scritto con un lessico arduo ma per la sua struttura caratterizzata da versi, che pur non essendo rimati sono comunque esplicativi ed affascinanti.
Will è il protagonista della Lunga Discesa e abita in un quartiere americano in cui sopravvivere non è una certezza. Shawn, fratello di Will, è stato assassinato da un membro di una gang e il protagonista, come suo nonno, suo padre e suo fratello, ha il compito di seguire le tre regole del suo quartiere: 1. Non piangere, 2. Non fare la spia e 3. Vendetta, che Will tenterà di mettere in atto per suo fratello.
Se dovessi utilizzare un’unica parola per descrivere il romanzo “La Lunga Discesa” sceglierei “Enigmatico”. La particolarità di quest’ultimo, infatti, è fornire la possibilità al lettore di immaginare il modo in cui potrebbe proseguire la trama, che costituita da misteri e da messaggi impliciti, non consente di scoprire lo svolgimento del romanzo.
Per capire al meglio il susseguirsi dei fatti che avvengono ne “La Lunga Discesa” è necessario analizzare i comportamenti e l’aspetto di ogni personaggio da diversi punti di vista, permettendo così la nascita di un numero più ampio di ipotesi a riguardo.
Grazie alla sua caratteristica enigmatica, alla struttura ed ai personaggi posso affermare che La Lunga Discesa sia un ottimo libro e lo consiglierei a tutti coloro che, oltre ad essere appassionati degli Young adults, fossero interessati ad una lettura breve, scorrevole e particolarmente coinvolgente.
Filippo Cilemmi
Il libro mi è piaciuto molto, perché è scritto in versi, a dimostrazione che per raccontare una storia vera e toccante non servono fiumi di parole, ma ne bastano poche e piene di significato.
Mi ha colpito anche per i temi che affronta: il personaggio principale è Will, un giovane ragazzo che nella sua vita ha perso molte persone, prima lo zio, poi il padre e infine il fratello maggiore Shawn, che è stato ucciso e che Will adorava.
Nel suo quartiere esiste una regola fondamentale: trovare la persona che ha ucciso un tuo caro e ucciderla, iniziando un cerchio che non si chiuderà mai.
Il povero Will ha di fronte a sé un bel dilemma o uccidere l’assassino di suo fratello o spezzare il cerchio una volta per tutte.
Sebbene sia deciso ad uccidere l’assassinio di su fratello, nello stesso tempo è combattuto, perché non vuole cambiare la sua vita e sa che dopo aver premuto il grilletto, non sarà più lo stesso.
L’autore ci fa capire che anche una persona profondamente buona può essere condotta a compiere azioni malvagie e riprovevoli o a causa di una sofferenza inferiore o perché si devono per forza seguire delle regole imposte da altri, anche se non sono giuste.
Questa storia ci insegna a uscire dai soliti schemi, perché c’è un altro modo di comportarsi, un modo più giusto e meno cruento.
Tutti dovremmo seguire questo insegnamento, ragionare con la propria testa, soppesando sempre i pro e i contro delle azioni e non fare mai qualcosa per compiacere agli amici o per imitazione degli altri.
Will avrebbe anche potuto uccidere per vendetta ma questo non gli avrebbe dato una pace interiore, lo avrebbe portato a rimuginare per tutta la vita sul suo atto crudele.
Mercedes Musteata
E’ un libro particolare, soprattutto per la sua scrittura in versi. Narra di un ragazzo che si chiama Will e che purtroppo subisce la perdita del fratello maggiore Shaw. Per Will, Shaw, era un punto di riferimento e che gli ha fatto da padre dopo che il loro è morto. Dopo la sua morte Will si trova in una difficile scelta. Ammazzare chi ha ucciso suo fratello secondo le regole del suo quartiere oppure porre fine a questo cerchio. E’ un libro che ha una lettura ritmica e veloce grazie al suo stile scritto in versi. E’ bello e interessante soprattutto per la sua storia.
Chiara Verri
Una discesa tesa e dolorosa. Soffocante come l’abitacolo di un ascensore pieno di fumo di sigarette.
Così tanto fumo che ti stordisce, ti lascia senza parole e con lo stomaco chiuso.
Ma quel maledetto ascensore è reale, sognato o fantastico? Appartiene al nostro mondo oppure è solo una moderna traversata dell’Acheronte?
E tutti noi insieme, in ventinove, in classe, abbiamo sceso quei sette piani di ascensore.
Un lunghissimo minuto. Sessanta secondi.
Fumo di sigarette, verità nascoste, incontri imprevisti e grandi rivelazioni. Will riuscirà a capire? Avrà il coraggio di scendere fino al piano terra? E poi? Cosa succederà lì?
Mentre leggevamo: domande, ipotesi, previsioni sui possibili sviluppi, dubbi e incertezze… coinvolgente e accattivante, lettura che funziona alla grande se svolta collettivamente.
E funziona tutta, fino al piano terra, quando il pulsante dello 0 non era più illuminato per un finale da grande scrittore.
Lorenzo Calcagno
Questo libro narra in modo crudo e forte la storia di Will, un ragazzo la cui felicità è stata spenta da un tragico evento, l’omicidio del fratello Shawn, causato dallo sconfinamento in una zona non sua.
Il nome del romanzo è tratto dalla scena in cui Will, dotato di pistola, percorre dall’alto verso il basso tutti gli otto piani del suo palazzo, prendendo l’importante scelta di finire una volta per tutte questa storia o di continuare la catena infinita di omicidi.
Lo scrittore Jason Reynolds trasmette, l’affiatamento e la rivalità tra gang criminali all’interno del quartiere e le brutali regole che vigono in quelle zone malfamate; le tre principali sono non piangere, non fare la spia e soprattutto vendicarsi personalmente dei delitti commessi a qualche membro della propria famiglia.
Il libro è interamente scritto in Poetry Slam e quindi in versi che concentrano tutta la brutalità e violenza in poche pagine ma che allo stesso tempo rendono al lettore un’esperienza unica e senza uguali.
Se volete essere travolti da una lettura che non vi lascerà fiato, che sia breve ma allo stesso tempo ricca di avvenimenti e pensieri interiori del protagonista vi consiglio vivamente di leggerlo.
Ludovica Bologna
il romanzo la lunga discesa a me è piaciuto molto, all’inizio quando parla dell’uccisione del fratello è un po’ noioso. quando il libro inizia a parlare del ragazzino che vuole vendicarsi della morte del fratello si fa interessante, perchè lui prende l’ascensore del suo palazzo e non capisce come mai ci sono delle persone che in realtà sono morte e che lui conosceva. Quando lui rivede il padre secondo me è il pezzo più bello del libro perchè si può capire quanto è grande l’amore che un padre prova per il proprio figlio e quello che il figlio prova per il proprio padre.
Elizana Tozzi
La lunga discesa di Jason Reynolds è un libro molto interessante e che ti incuriosisce per via della sua fora di scrittura molto recente. Il libro è scritto come se fosse un diario e le sue parole occupano un piccolo posto della pagina, ed è per questo che è così interessante, perché tiene il lettore incollato all’libro fino alla fine. Un’altra cosa che lo rende davvero interessante secondo me, è che il libro si svolge principalmente in un ascensore con dei fantasmi; Questo forse può far sembrare il libro noioso e lento, ma quando inizi a leggerlo ti chiedi solo come può finire. Questo libro mi è piaciuto molto perché il protagonista, Will, all’inizio è convinto che quello che stava facendo fosse giusto, ma poi non riesce a capire cosa fare se seguire le regole o finirla con le uccisioni e chiudere quel cerchio infernale. Will ha solo 8 piani decidere, che sembrano pochissimi ma per lui è davvero una lunga discesa.
Alessio Fabbri
La lunga discesa è un libro che mi è piaciuto molto per il contenuto è per la lunghezza e per come è scritto,parla di due fratelli will e shawn, quest’ultimo viene ucciso e quindi will si vuole vendicare lui pensa che siano stati una gang del quartiere. Nel suo quartiere esistono tre regole:
1) piangere non si fa
2)fare fare la spia non si fa
3) vendetta
Andreea Munteanu
Questo libro mi è stato introdotto come un testo forte, crudo e sicuramente non adatto a tutti, ma per me non è stato esattamente così, non mi ha scossa particolarmente, ma non escudo che a qualcuno potrebbe creare impressione. Inizio dicendo che nonostante sia stato nominato “miglior romanzo per giovani adulti” dal Los Angeles Times, abbia vinto il Walter Dean Myers Award, l’Edgar Award e sia arrivato finalista per numerosi altri premi… insomma nonostante sia apprezzato da molti, a me non è piaciuto particolarmente. É certamente un bel libro, e io mi ero fatta delle aspettative molto alte per come era stato descritto, ma alla fine non le ha soddisfatte.
La dolorosa storia di Will è raccontata in versi: suo fratello maggiore Shawn è morto per dei colpi di pistola e il suo compito adesso, secondo le regole del suo quartiere, è vendicarlo uccidendo il colpevole. Prende la pistola, entra nell’ascensore e qui inizia la lunga discesa: ogni piano che scende Will viene visitato da un fantasma legato alla sua vita passata, che lo farà riflettere sulla decisione presa. Il modo in cui ogni volta, prima di scendere un piano, la frase si interrompe con il fiammifero che brucia per accendere la sigaretta, e poi continua con l’introduzione di un nuovo personaggio mi lascia col fiato sospeso, curiosa di scoprire chi potrà essere il nuovo arrivato e che ruolo avrà nella storia. A volte però mi è capitato di trovare alcune parti un po’ superficiali se così si può dire, non allo stesso livello di altre. Però pensandoci bene in effetti potrebbe essere una buona scelta quella di non scrivere ogni verso in modo dettagliato, per non affaticare il lettore e lasciare di più all’immaginazione.
Purtroppo non ho avuto modo di affezionarmi troppo al personaggio perché il saltare da un verso ad un altro mi distrae parzialmente dalla storia, è tutto molto veloce: scende il piano, nuovo personaggio, dialogo, scende di nuovo il piano, un altro personaggio ecc. Preferisco i libri lunghi in cui l’autore mi da il tempo di conoscere in ogni sua sfaccettatura almeno il personaggio principale, così da relazionarmici.
Un aspetto che ho apprezzato è la grafica del libro e l’impaginazione: spesso le pagine hanno diverse riproduzioni di texture, la prima e l’ultima raffigurano le grate dell’ascensore in bianco e nero, pagina 304 ha le parole disposte a forma di punto interrogativo.
In conclusione direi che non è di certo tra i miei libri preferiti, ma nemmeno tra quelli che disprezzo.
Niccolò Bertelli
Il protagonista è Will, un giovane ragazzino che vede la morte del fratello maggiore, Shawn. Will è cresciuto solo con il fratello e la madre, perché ha perso il quando ancora era molto piccolo. Shawn ha insegnato a Will regole che sono da rispettare nel loro quartiere.
Dopo la morte del fratello, Will, armato di pistola, decide di seguire la Regola n°3 (la vendetta), ma mentre scende in ascensore, ad ogni piano incontra, un “fantasma” del suo passato, tra questi ci sono lo zio, il padre, un’amica di infanzia……
Il finale rimane aperto.
Il libro mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per il fatto che viene raccontato in versi, ciò rende il racconto molto veloce e ricco di suspence, ti fa venire sempre voglia di sapere quello che è successo dopo. Inoltre è un libro di facile lettura e veloce da leggere ma che fa capire molte cose. In questo libro veniamo a conoscenza di Will, un giovane ragazzo, che nella sua vita ha perso molte persone e che cerca di vendicare la memoria del fratello.
Lo scrittore, attraverso la lettura, ci fa vivere e provare gli stati d’animo di Will.
Il libro racchiude al suo interno molti elementi e molti stati d’animo.
Vi consiglio di leggerlo assolutamente.
Martina Pecorella
Questo romanzo in versi ha un ritmo veloce che riesce a tenere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Il protagonista è Will un ragazzino che durante una sparatoria vede da vicino la morte del fratello maggiore, Shawn; Will ha imparato dal fratello che nel loro quartiere ci sono delle Regole ben precise da seguire:
‘N°1 piangere non si fa. In nessun caso
N°2 fare la spia non si fa. In nessun caso
N°3 vendetta. Se qualcuno che ami viene ammazzato trova la persona che lo ha ammazzato e ammazzala’
Will decide di seguire la terza regola: crede di sapere chi è il killer, e decide così di andare a cercarlo, ma prima di uscire di casa deve prendere l’ascensore…
E’ proprio in questo ascensore che si incentra il romanzo: qui il protagonista rifletterà sul significato di uccidere una persona grazie a delle sue vecchie conoscenze.
Questo romanzo ha catturato molto la mia attenzione, soprattutto perché pur essendo in versi lo scrittore riesce molto bene ad esprimere le sensazioni e gli stati d’animo del protagonista.
Lo consiglio a tutti perché é un libro che fa riflettere sulle scelte della vita e come ci sia sempre la possibilità di un cambiamento.
Emma Tarchi
“Nessuno crede a niente di questi tempi” e anche per me sinceramente è difficile crede a questa storia, che è posta nel confine tra la realtà e la fantasia. La scrittura in versi fa entrare il lettore nella mente di Will facendo comprendere a pieno le sue motivazioni, le sue scelte, le sue azioni. Ho apprezzato come, tra un piano e l’altro percorso dall’ascensore, venga ripetuto il verso “l’ascensore si è fermato” che segna, sia una netta separazione tra i vari personaggi e le loro storie, sia un filo conduttore che li lega assieme. Inoltre, ho amato il finale che viene lasciato inrisolto, sospeso, a libera interpretazione, obbligando il lettore, assetato di sapere, a viaggiare con l’immaginazione.
Zoe Agnolozzi
Shawn, il fratello maggiore di Will, è morto perchè gli hanno sparato alla testa. Will è molto triste e arrabbiato, ma nel suo quartiere esistono tre regole da rispettare e non vanno infrante per nessuna ragione. Regola numero uno: mai piangere, regola numero due, non fare la spia e regola numero tre, se un tuo caro è stato ucciso trova la persona che lo ha ucciso e uccidila. Will trova in camera sua e di suo fratello una pistola e lui pensa di sapere chi ha ucciso suo fratello. Decide di uscire di casa e andare a ucciderlo, ma non sa che nell’ ascensore col quale scenderà succederanno tante cose stranissime che lo porteranno a prendere una decisione dura.
Questo libro mi è piaciuto molto, perchè è un racconto molto bello, scritto benissimo e pieno di suspance. Descrive lo stato d’animo del personaggio e quello che prova ogni volta che deve decidere cosa fare. Il personaggio principale lo trovo un pò insicuro, perchè si capisce da come si comporta quando deve agire per fare qualcosa. L’ambiente che lo circonda è molto cupo e inquietante. Lo consiglio agli amanti del crimine e della suspance.
Zaccaria Borri
Il libro mi è piaciuto per la facilità della lettura che mi è stata sottoposta. Inoltre le parti più semplici come ad esempio l’arrivo dell’amica d’infanzia morta che ha una parte molto breve, ma immagino significativa, danno al libro una facilità ulteriore.
Le uniche parti del libro che non danno un idea di ciò che sta accadendo sono quelle in cui vengono raccontate le varie storie tentando di fare anche delle battute, che non sono essenziali per il continuo della storia e quindi diventano noiose.
Il fanale mi ha dato una sensazione di mancanza di conclusione e quindi non la ho apprezzata e tutt’ora rimango ancora deluso.
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