Luca Galiberti
Jacopo Starace è lo scrittore di “Essere montagna” e sinceramente non capisco perché ancora non abbia vinto un Nobel.
Perché questo libro è meraviglioso.
Parla di una malattia, tornata tra gli esseri formica, degli esserini simili agli umani, ma più piccoli pure di una coccinella. La missione per trovare l’antidoto alla malattia la intraprenderà Miko, un giovane di circa quindici anni che insieme a sua sorella farà di tutto per trovare la cura e salvare il suo popolo, schivando insetti e animali, che per noi sono molto piccoli, ma per loro sono dei mostri enormi. Per me questo libro è addirittura uno dei migliori fumetti che io abbia mai letto… se non il migliore.
Sarà che sono un grande amante del genere fantasy/avventura. Ciò non toglie il fatto che questo libro riesce a tenerti con il fiato sospeso per tutta la lettura, e i colpi di scena non mancano affatto. Io lo consiglio vivamente non solo agli amanti del genere, ma anche a tutti quelli che sono curiosi di provarlo.
Leandro Sarmiento
Il fumetto Essere montagna di Jacopo Starace racconta di una popolazione, gli esseri formica, che viene colpita da una malattia letale. Non è la prima volta: in passato questi esseri erano già stati contagiati dallo stesso morbo letale, che lentamente trasformava i contagiati in funghi. La storia segue Myco, il protagonista, che comincia un viaggio verso le montagne per cercare una cura per la sorella e per gli abitanti del villaggio, contagiati dal morbo, Myco cerca gli esseri di montagna, coloro che in passato avevano fornito una cura durante la prima pandemia. Lo scrittore attraverso la storia e i personaggi ci riporta a temi attuali, che viviamo tuttora, in particolare la pandemia del 2020. Secondo me il pianeta cerca di ribellarsi all’essere umano creando virus e batteri, in modo da liberarsi degli esseri viventi che non lo rispettavano e lo inquinano. Myco, non credendo nell’adorazione degli esseri montagna, decide di iniziare un viaggio per trovare delle risposte e la cura di questo virus. Trovo che questo fumetto dia dei messaggi molto importanti e significativi, attraverso una storia lineare, a tratti banale, e senza colpi di scena.Grazie alla rappresentazione grafica, capiamo meglio l’ambientazione della storia, un ambiente apocalittico. Per fare questo, Starace si serve di numerose rappresentazioni della natura, tanto che alcune pagine non rappresentano altro. I disegni non sono molto dettagliati, i personaggi sono quasi abbozzati e la vegetazione stilizzata. La lettura del libro mi ha riportato alla mente il ricordo di un vecchio film che avevo visto tempo fa. Il film si intitola Love and Monsters, e tratta di una storia simile, con anche scene e colori somiglianti. Questo fumetto è adatto ad una fascia di età inferiore ai 15 anni, data la semplicità della storia e l’immediatezza delle immagini. Infatti, personalmente, l’ho trovato banale e scontato, pur condividendone pienamente i messaggi. Ho scelto questo fumetto per il titolo, da cui mi aspettavo una storia enigmatica, e per la bellezza della copertina.
Beatrice Pacinotti
Essere Montagna
Il libro Essere Montagna è un fumetto interessante, scritto e disegnato da Jacopo Starace. Il libro ci offre una visione distopica del futuro in cui la terra è irriconoscibile poiché devastata dal così chiamato bacillo. Oltre alla trama piena di suspense e colpi di scena il libro affronta tematiche importanti e profonde. Sicuramente salta subito all’occhio il tema dell’amore familiare. Infatti il protagonista Myco intraprende una avventura emozionante ma pericolosa per salvare la sorella, infettata dal bacillo, che è tornato a colpire gli esseri formica dopo anni. Gli esseri formica sono una popolazione di piccole persone, sopravvissute alla prima ondata del bacillo, che sterminò la razza umana. Lo scopo di Myco è di trovare l’antidoto, e nel tragitto incontrerà nuovi amici e affronterà pericoli. Durante tutta la vicenda è presenta un’atmosfera cupa e misteriosa che non permette al lettore di predire ciò che accadrà. Il libro infatti è estremamente coinvolgente, sia per le mille avventure della storia sia per le vignette vivide e piene di colori accesi. Nel libro ho notato inoltre altri due temi che non risaltano subito all’occhio. Il primo è il chiaro riferimento alla pandemia del covid-19 che abbiamo tutti vissuto negli ultimi anni. Il secondo è invece una critica all’inquinamento poiché quella terra che noi vediamo devastata nel libro di Essere Montagna è ridotta in tal modo dalla spazzatura lasciata da noi uomini. Concludo dicendo che questo libro mi è piaciuto molto poiché è interessante e veloce. Lo consiglio a chi come me ha difficolta a restare concentrati su libri lunghi e impegnativi, questo libro lo possono leggere tutti senza alcun problema. È divertente e ha un finale davvero inaspettato.
Giulio Tartagli
“Essere montagna” è un fumetto realizzato da Jacopo Starace, fumettista e illustratore italiano.
Il suo fumetto racconta la storia di Myco, un piccolo Essere Formica, alto pochi millimetri che a causa di una grave epidemia che scoppia nel suo villaggio decide di partire per un viaggio pericolosissimo insieme alla sorella Pai, malata, e insieme al loro animaletto forbicina. Partono, quindi, alla ricerca di un antidoto che può salvare il loro popolo e loro stessi. In questo scenario abbiamo sullo sfondo delle figure divine che sono chiamate Esseri Montagna; questi sono visti come divinità perchè dieci anni prima avevano salvato gli Esseri Formica dalla stessa epidemia, donandogli l’antidoto. Tra gli esseri formica si crea il culto degli esseri montagna, ma durante la vicenda le persone inizieranno a mettere in dubbio la loro affidabilità. Myco, durante il suo viaggio, incontrerà molti esseri diversi e si ritroverà anche da solo ad affrontare una parte del suo cammino. La natura lo accompagnerà sempre e i colori diventeranno sempre più cupi, seguendo le emozioni del personaggio. Nel fumetto ci sono molti rimandi all’attualità; nel micromondo di Myco ci sono tantissimi oggetti che sono spazzatura, lasciati lì dagli umani che diventano parti integranti del paesaggio (come ad esempio il carrello della spesa in cui Myco vive e usa come casa); in questo modo l’autore vuole denunciare l’inquinamento della natura che avviene ogni giorno nel nostro mondo. C’è anche un rimando alla pandemia di covid 19 e alle dinamiche di paura rispetto alla “natura che si ribella all’uomo”, quasi come se il disastro ambientale fosse vicino.
Il fumetto mi è piaciuto tantissimo; è stato bello e veloce da leggere e non troppo impegnativo. Le immagini, la grafica, i colori così vividi hanno reso la lettura più leggera e dinamica; mi sono spesso sentito parte dell’avventura vissuta dai protagonisti e mi sono emozionato ed immedesimato nella storia come se fossi lì con il micromondo di Myco, a vivere e vedere tutte le avventure intraprese.
E’ stato entusiasmante desiderare di arrivare a leggere la pagina dopo.
Questo fumetto oltre a richiamare la natura, rappresenta anche un romanzo di formazione infatti Myco si troverà a dover prendere in mano la situazione decidendo di affrontare il viaggio da solo per salvare la sorella; un’esperienza forte e profonda perchè in fondo solo trovandoci da soli con noi stessi siamo in grado di diventare“grandi”.
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