7 giorni 7 vite

7 giorni 7 vite

Nataël Trapp

Léo è un diciassettenne come tanti, voti mediocri, insicuro, interessato solo a guardare film su Netflix e a leggere manga. Vive con la famiglia a Valmy-sur-Lac, cittadina di provincia piuttosto grigia, e conta le ore che lo separano dalla fine dell’anno scolastico. Di lì a poco, infatti, non solo finiranno le lezioni, ma avrà luogo la festa del liceo, un’occasione imperdibile – così pensa Léo – per riconquistare l’ex fidanzata Valentine. Quest’anno, poi, si tratta di un evento particolarmente speciale, perché verrà organizzato in omaggio a Jessica Stein, una studentessa uccisa esattamente trent’anni prima proprio durante il ballo. Una domenica mattina accade l’impensabile: Léo non solo si sveglia nel corpo di un altro ragazzo, ma lo fa proprio nei giorni che precedono la morte di Jessica. Da questo momento, e per il resto della settimana, ogni sua giornata si svolgerà due volte. Una nel passato, in un corpo ogni giorno differente, e una nel presente. Di qui l’idea: e se ne approfittasse per impedire l’omicidio di Jessica e scoprire l’identità dell’assassino?
Non ci sono notizie dellclasse 1982, è uno scrittore francese, che vive in Bretagna con il suo gatto.’autore

Recensioni

Lorenzo Benvenuti

7 giorni 7 vite è un libro di Nataël Trapp. Il libro parla di un ragazzo di 17 anni che ogni giorno, per una settimana, si sveglia nel corpo di una persona sconosciuta a Leo, ma conosciuta da una ragazza. La ragazza, di nome Jessica, nel 1987 era morta perché qualcuno l’aveva assassinata durante la festa di fine anno. Così Leo si trova a dover risolvere un caso di cui inizialmente non gli importa. Questo libro è abbastanza lungo, e in alcune parti è pure un po’ noioso, ad esempio quando parla di cosa fa Leo durante le sue giornate nel 2017: solitamente va a scuola e quando esce va a Video2000, ovvero il posto dove lavora, e non succede niente. Inizialmente non si riesce a capire che cosa vuole raccontare l’autore, ma poi appena Leo si risveglia nel primo personaggio, il libro diventa subito molto più interessante. Non si sa mai se e quando Leo si risveglierà nel suo corpo, visto che lui si sveglia pure nel corpo dei suoi genitori e può decidere cosa fare, ad esempio se farli mettere insieme o no, in modo che sua madre possa essere più felice senza il padre, che è depresso, però così Leo non nascerebbe.Mi è piaciuto molto il finale, perché fino a quando Leo non si risveglia, non si sa se avrà risolto il suo caso.

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