Caro il nostro Guglielmo, per gli amici Will, se tu ci avessi detto in anticipo che saresti passato per Firenze, saremmo venuti noi a riscontrati alla stazione, ti avremmo aiutato noi a non complicarti la vita, come hai fatto invece per tutto il romanzo ! Possibile che anche un abbraccio diventi una questione di Fisica?!! E poi, per sopravvivere alla quotidianità non occorrono fughe,finte morti, grandi pensieri o algoritmi complicati! Su via Will, la vita, quella vera, è fatta soprattutto di giochi semplici, di chiacchiere frivole e leggere con i coetanei, di gesti talvolta un po’ bischeri ma che ti fanno ridere, di un abbraccio al babbo o alla mamma senza un motivo preciso, di “pacchine” sul collo tra amici! Caro il nostro Will non ci vuole mica un genio per capirlo… o forse sì??